domenica 17 aprile 2011

GF Ceramica. Santo Stefano di Camastra

La suoneria del cellulare risuona fastidiosa alle 4.45 del mattino. Mi alzo senza troppa fatica perché vado a fare qualcosa che aspetto da tempo, la mia seconda GF (la prima preparata come si deve). Doccia, colazione veloce, ultimi preparativi, le bici sono già in macchina. Io e mio papà partiamo alla volta di Santo Stefano di Camastra, nonostante il tempo non sia dei migliori. In autostrada siamo assaliti da mille dubbi, a tratti diluvia e a tratti fa qualche goccia, in ogni caso il cielo è nero e non promette nulla di buono. Arriviamo al parcheggio con largo anticipo, dopo una colazione al bar cominciano i preparativi. Il parcheggio si anima. é tutto un viavai di ciclisti e bici stupende. Non piove, anzi sembra quasi che il sole voglia spuntare di prepotenza. 
Ci avviamo alla partenza, entriamo in griglia. La mia previsione è proprio sbagliata, comincia a piovere e rinforza sempre di più. Si parte nell'incertezza, forse saremo costretti a fermarci, la strada è un lago, le bici non frenano bene, si rischia da subito di cadere nel gruppone, in particolare in quello di testa. Dopo 10 km fatti a velocità folli (nonostante l'acqua) esce il sole. Non si tratta di un sole timido, no no! é un bel sole in mezzo al cielo azzurro. La temperatura si comincia ad alzare e adesso si pedala che è una meraviglia!

Comincia la mia gara, ero partito con l'idea di fare il lungo (146 km con +1500 dislivello) ma con la pioggia avevo deciso di ripiegare sul corto (102 km con circa 1000 metri di dislivello) e rimango di questa idea considerato che tenere le ruote del gruppo di testa mi costa una fatica non indifferente. Tra sali-scendi a rotta di collo, cadute (di altri per fortuna), dietro-macchina non proprio corretti, si riesce a raggiungere la salita, unica della giornata. Sono solo 7 km e il dislivello non è esagerato, ma la differenza tra i vari gruppi si vede e chi è più preparato prende il largo senza troppi problemi. Io trovo degli amici che in pratica mi tirano fino allo scollinamento, salita fatta a 22 km/h più o meno (una velocità che per me non è indifferente). Alla fine della salita vedo un gruppetto, dovrei attaccarmi per poter respirare nel successivo tratto di rettilineo. E qui commetto un errore tattico, dovuto all'inesperienza. Non mi sforzo di prenderli in salita dicendomi che li raggiungerò in discesa. Nulla da fare, scendono come dei pazzi e io non sono per nulla un discesista. Inevitabilmente rimango da solo, il gruppo davanti a me si allontana gradualmente negli ultimi 20 km pianeggianti e io rimango solo contro il vento. Non riesco a superare i 32 km/h, in gruppo andranno a 35 circa. Non c'è modo di recuperarli. Ma non mi do per vinto, continuo solo fino alla fine, dietro non c'è nessuno, quello davanti a me era uno dei gruppetti di testa. Concludo faticosamente la mia gara chiudendo i 102 km in 2h54m, con una media di 34,5 km/h. 7° di categoria (premiano fino al 5° e il 5° ha fatto 2h50m).
Una giornata magnifica che viene coronata dall'arrivo di mio padre (una mezz'oretta più tardi), è il primo della nostra squadra (in cui io sono l'unico giovane dunque non faccio testo). Soddisfazione in famiglia. Ci siamo divertiti.