sabato 5 marzo 2011

La mia Roma-Ostia

Finalmente la Roma-Ostia 2011 è andata! E nel migliore dei modi anche. Sabato 26 la partenza in macchina da Messina. Viaggio lungo ma obbligato dagli spostamenti post-gara in Umbria. Le previsioni ci avevano avvisato e puntualmente tra Calabria e Basilicata troviamo la neve. Si passa dalla statale per non rischiare e il viaggio diventa più lungo. Siamo io e Roberta, la mia ragazza, io guido e lei mi fa da navigatore. Finalmente si arriva a Roma, sono circa le 15.30. Vado direttamente all'expo per ritirare il pacco gara e lì incontro parte della mia squadra. La Forte Gonzaga (asd di Messina) ha partecipato con 21 atleti alla Roma-Ostia, numericamente la maggior società siciliana a non mancare al grande appuntamento del 27 febbraio. Faccio un giro per l'expo, compro anche un paio di scarpe (prezzi uguali a quelli di internet). Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio. Invece poca roba, pochi espositori e poche manifestazioni per un evento che attira nella Capitale 12000 persone. Ma vabbè, ci accontentiamo, del resto siamo qui per correre. Si va in albergo, doccia e riposo e poi arriva l'ora di cena. Il pasto serale prima di una mezza maratona è sempre un momento speciale, ognuno lo vive a modo suo, anche io ho il mio rituale ma questa volta, causa la trasferta, ho dovuto farne a meno. Sono riuscito a mangiare gli stessi alimenti che mangio a casa anche se la qualità era meno che pessima. Pasta in bianco (scotta e fredda) e petto di pollo con patate (questo era buono). Finita la cena si fila a letto, il giorno dopo la sveglia suona alle 6.30. DRRRRIIIIIIIIIIIIIIN! è già ora. Roberta dorme ancora, io mi alzo, mi lavo e mi preparo (avevo sistemato tutto la sera prima in modo da non dimenticare nulla il giorno dopo). Scendo a fare colazione, c'è già qualcuno, altri fanno colazione in camera, altri ancora stanno male prima di cominciare. Salgo in camera e vado in bagno, può sembrare un dettaglio insignificante e anche un po' schifoso, ma quando si devono fare 21 km a 4'/km diventa fondamentale essere....diciamo così....liberi da pesi inutili ;)
Si arriva al Palalottomatica a piedi, l'albergo è vicino. Ci cambiamo, siamo tra i pochi a correre in canottiera, io mi concedo il lusso di un paio di guanti leggerissimi. Cominciamo a riscaldarci, siamo io e Dario, compagni di ritmo e di gara. Prima onda, terza griglia, davanti a noi circa 3000 persone. Io ho il pettorale 1384. Intorno a noi tanta gente che non sembra forte, probabilmente noi facciamo la stessa impressione. Non mi importa, facciamo la nostra corsa. I pacemaker dell'1h 24' sono davanti alla seconda griglia, bisogna agganciarli il prima possibile. Partono le bike degli atleti diversamente abili e c'è uno smottamento. Dario sfrutta il momento e guadagniamo posizioni già prima di partire. Adesso siamo vicini a pacemaker, vedo Birillo! 
é un attimo e parte la folla, all'inizio è una corsa a ostacoli, attenti a non inciampare ci piazziamo dietro ai pace scelti come obiettivo. L'inizio è veloce, 3'55'', si aumenta ora per rallentare in salita. Molti si lamentano per la velocità, non hanno il tempo nelle gambe. Finita la salita si comincia a tirare il fiato, io mi piazzo davanti, accanto ai pace, dal km 11 al 16 sono in stato di grazia. Al km 16 Dario vuole aumentare e mollare i pace per andare solo al traguardo, cerco di convincerlo ad aspettare il km 18 o almeno il 17 ma lui non vuole saperne, è in forze e accelera. Gli vado dietro ma ho paura a tenere i 3'50'' fino alla fine e lo lascio andare, rimango sempre tra i 3'55 e i 4'00 al km. La fine è il solito calvario, Ostia non arriva mai e tutti aumentano il ritmo negli ultimi due km per guadagnare qualcosa, magari quello che hanno perso in salita. Io arranco un po', sono stanco e mi fa male la gamba destra, ma resisto e ogni tanto rilancio il ritmo. Finalmente arrivo sul lungomare, sento lo speaker pronunciare "1 ora e 21" e mi faccio due conti, ci sono ancora 500 metri da fare, sono sotto il tempo che mi ero prefissato (che era 1h24m30s). Stanco dei sorpassi scatto agli ultimi 100 metri e recupero circa 10 posizioni. Click sul Garmin....è finita....1h23m26s. Sono contento e stanco morto. Qualcuno offre gelati ma io prendo solo il thè caldo e dopo un po' mangio la cioccolata del pacco gara. Sono il terzo della mia società. Antonio ha chiuso in 1h22m06s e si mangia le mani per non aver toccato l'ora e ventuno. Dario alla fine mi ha anticipato di 27 secondi, chiude alla grande in 1h22m59s (per un pelo). Gli altri fanno quasi tutti bene, alcuni stavano male prima di partire e non ci si aspettava la prestazione. 
Unica nota dolente il ritorno. Una città come Roma per una manifestazione come la Roma-Ostia non può lasciare a piedi 12000 corridori che per alloggiare pagano anche 3 euro a testa in più di tassa turistica!


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