lunedì 8 agosto 2011

10 km.....la mia musica ha suonato più forte

Non pensavo di riuscire a tenere una velocità decente per 10 km, il fatto che poi nella realtà fossero 10,7 (nonostante la gara fosse riconosciuta dalla IAAF come 10 km) vuol dire:
- ho tagliato così bene le curve che mi sono mangiato 700 m
- ho fatto un giro in più (e non sarei l'unico)
- i giudici della IAAF quel giorno avevano bevuto

Ad ogni modo era una giornata più che torrida in quel di San Filippo del Mela (ME), c'erano 30° alle sette di sera e dopo cinque minuti di riscaldamento, avevamo già bisogno di raffreddarci. La mia idea era di stare tranquillo, in gruppo, con i miei compagni, evitando di strafare come ho fatto a Castroreale. E si può dire che la mia idea è stata anche concretizzata.....per un giro solo, ma la volontà c'era tutta. Alla partenza si schierano nomi di spicco, alcuni atleti etiopi, keniani e del ruwanda, questi non danno confidenza, alcuni scherzano sul loro fisico, sapendo che li porterà a vincere. Si vede bene che gli stereotipi la fanno da padrone....ma comunque, si tratta di scherzi e non di roba seria. Accanto a me Filippo Lo Piccolo, lo vedrò un paio di volte in gara.....alla partenza e quando mi doppia. Arriva lo sparo (dopo un'attesa interminabile e un confusionario appello dell'organizzazione). Quelli da 3' al km vanno via e liberano la strada, si cominciano da subito a formare dei gruppi. Io volevo viaggiare col gruppone in cui c'era il mio unico avversario e così ho fatto, almeno fino alla fine del primo giro. Arrivati in prossimità del traguarda, dopo 700 metri di gara, il mio avversario e un suo compagno di squadra aumentano l'andatura, portandola da 3'45''a 3'30/3'25. Non so che fare, non voglio rischiare ma non tollero l'incertezza della posizione e decido di seguirli, chiudo il buco e via.....adesso siamo in 3 in fuga. Fuga che dura fino al 6°km circa quando sento che i due cedono qualche metro....a quel punto.....vado più forte. Nell'istante in cui mi rendo conto che non possono più rientrare, almeno non nell'immediato, arriva il mio compagno. Si viaggia insieme, da soli, fino al km 8°, sono io che tiro e stranamente non sono tanto affaticato, di questo si sorprendono un po' tutti (secondo me) ma quello che non capisce cosa stia succedendo sono io.....sarà stata la banana alle quattro del pomeriggio o il fatto che non rispetto le fondamentali regole del buon sportivo in fatto di sesso (...). Fatto sta che al penultimo giro, penso che sia l'ultimo (e guardando il garmin mancavano 700 metri ai 10 km misurati dalla federazione) e accelero.....l'allenatore, con voce tonante che trapana persino un palazzo, mi avvisa che ne devo fare un altro. Sono perplesso ma pazienza, uno in più o in meno......può cambiare la tua posizione in gara, tanto che mi inalbero pur continuando a correre. L'ultimo giro è una volata continua, non esistono più le salite e le discese, l'unico ostacolo sono le curve, il rettilineo finale, in discesa, l'ho fatto in deltaplano. Il bip del tappeto segnala che sono stato "chippato", la mia fatica è finita. Raccatto un primo posto di categoria, 5 kg di spaghetti, 6 buste del latte e 12 scatolette di tonno (più qualche altra cosa). Mi si dirà che sono pazzo di questi tempi, ma ad alcuni primi di categoria hanno dato un bel borsone dell'Adidas....il perché non ci è dato saperlo. L'unica cosa che sono riuscito ad elemosinare è una maglia sempre con le tre strisce....qualcuno dovrebbe spiegare a chi organizza queste gare che se funzionano non è per i 5 africani e per lo piccolo, ma perché ci sono gli idioti come noi che si presentano, pagano e corrono pur sapendo che saranno doppiati tre volte dai primi....ma evidentemente chi organizza "gare internazionali" cerca un target diverso.

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