venerdì 5 agosto 2011

Castroreale....tra salite e discese 2 giri da ricordare

sono il secondo da destra, in maglia gialla, il n° 34 è
arrivato secondo e il n° 32 è arrivato primo.
In macchina, verso Castroreale (ME), dicevo ad Antonio che sarei partito forte. Complice il film "Prefontaine" visto nel primo pomeriggio, mi era venuta voglia di provare a stare coi big, con quelli che queste garette domenicali le vincono come se fossero pesci rossi al luna park. Non ho cambiato idea nemmeno dopo aver visto il percorso, pieno di rampe, brutte sia in salita che in discesa. Davanti c'erano quelli dell'Indomita, quelli che di solito vedo solo nel riscaldamento. Per tutta la prima discesa, circa 500 metri, ho osservato la nuca del ragazzo che sta vincendo tutte le gare con distacchi di circa 30'' sul secondo in classifica....si viaggiava a 2'50'' più o meno. Il giro era di 980 m, chiuso il primo in 3'15''. So che non resisterò per molto, i giri sono 6 e io sto andando oltre il mio massimo consentito. Ma passare sul tappeto del chip dopo il primo giro in 5° posizione vale bene il rischio di scoppiare. Tengo per un altro giro un ritmo forsennato e poi mi calmo, mi rendo conto che il primo della mia categoria è 80 m indietro, ho esagerato....e non di poco. Al 4° giro mi raggiunge, faccio con lui la discesa e la prima rampa in salita, poi sono costretto a lasciarlo andare per non scoppiare. il 4° e il 5° giro mi riposo, chiusi in 3'54'' (e qui si capisce come il primo giro sia stato assolutamente folle). Comincia l'ultimo giro, sono indeciso, voglio dare tutto ma non so quando sgasare, vorrei fare la discesa non troppo forte e allungare con decisione in salita. Programma che salta ben presto in aria a causa del mio avversario di categoria che sopraggiunge alle mie spalle insieme ad altri due. Cambio di programma: in discesa tengo il loro ritmo senza grossi problemi, voglio anticiparli e allungo prima della salita (che conduco in testa). Non sono in una buona posizione per la volata, mi faccio superare, controllo la situazione, i volti, leggo la stanchezza, la freschezza, la paura e la voglia di vincere. La mia è più forte. Firmo gli ultimi 200 metri con le mie Ronin e mi guadagno un secondo posto di categoria e un 12° posto assoluto. Non male per essere partito troppo forte.

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